Il Sentiero del Valletto di Torno: partire dalla Colma di Sormano per riscoprire Natura e tradizione
Il legame millenario tra l’uomo e la Colma di Sormano, terra di pascolo e silvicoltura, si infrange negli anni del boom economico, condannando questo luog’, al cuore del Triangolo Lariano, a un progressivo abbandono e all’uso distratto di turisti di passaggio, ignari delle sue ricchezze e potenzialità. Il progetto mette in luce i valori del luogo, legati alla Natura ma anche alla storia umana che da qui è passata lasciando tracce oggi nascoste.
Colma di Sormano, Como – 2019
con Chiara Moranduzzo e Margherita Orsi
Revisione: proff. Darko Pandakovic e Angelo Dal Sasso – Politecnico di Milano (*)
Il toponimo del luogo evoca la sua particolare posizione orografica: un luogo pianeggiante in Colma, sulla sommità oltre la quale la via riprende a scendere verso il ramo orientale del lago. Nei giorni di bel tempo, la visibilità è ampia e consente di vedere la pianura padana,
l’area metropolitana di Milano fino all’appennino ligure.
Nel tempo, il luogo è stato fortemente caratterizzato da una tradizione d’uso silvo-pastorale durata oltre mille anni e decaduta nel secondo dopoguerra. Gli interventi di sistemazione succedutisi a partire dagli anni ‘60, quando la Colma di Sormano era un ambìto luogo di villeggiatura e di sport invernali per i milanesi, oggi lasciano infrastrutture che incidono pesantemente sulla fruizione del luogo e sulla sua conservazione.
La sottrazione progressiva della ricchezza biologica e botanica del sito, insieme all’abbandono progressivo di usi e consuetudini che garantivano la conservazione e la ricchezza del territorio, lasciano oggi un territorio depauperato, in cui è evidente una perdita di identità culturale e la necessità di una visione progettuale di insieme.
La soluzione di progetto partendo dalla conoscenza della ricchezza naturale e storica del luogo, ne analizza puntualmente gli elementi di forza e di debolezza, le contraddizioni ma anche l’unicità; per immaginare, operando a più livelli, una modalità d’uso coerente e sostenibile nel lungo periodo.
Da un lato interviene in una riorganizzazione dell’hardscape infrastrutturale per mettere in sicurezza i differenti flussi interconnessi (veicolare, ciclistico e pedonale), limitare l’impatto delle infrastrutture di servizio (parcheggi, vie di accesso e attraversamento) e stabilire priorità d’uso a favore dei flussi lenti (ciclabile e pedonale).
Dall’altro, il progetto immagina di attrezzare e rendere riconoscibili i percorsi di trekking intorno alla Colma, attraverso interventi minimi, a basso impatto e reversibili, volti a valorizzare gli elementi naturali e antropici che si incontrano sul percorso.
In febbraio 2019 il progetto è stato presentato presso la sede della Comunità Montana Triangolo Lariano: https://www.studiopandakovic.com/2019/01/14/cinque-proposte-per-la-colma-di-sormano/
(*) attività didattica del modulo Progettazione del paesaggio